Vitalik Buterin, co-fondatore di ethereum ha parlato di DeFi e dei rischi legati agli smart contract in occasione del quinto compleanno della seconda criptovaluta.
L’intervista si è tenuta nel canale podcast di Unchained Podcast di Laura Shin, dove il programmatore ha consigliato agli utenti di ” non rischiare i risparmi di una vita” nella DeFi, durante un suo intervento.
Interrogato sulle sue principali critiche e preoccupazioni riguardo alla DeFi, Buterin ha risposto:
“Credo che una delle più grandi sia il fatto che molte persone stanno sottovalutando il rischio smart contract.”
Buterin ha continuato spiegando che i tassi d’interesse sono esponenzialmente più elevati rispetto ai conti bancari tradizionali, questo quindi ingolosisce molto gli utenti, ma i prodotti DeFi sono molto più rischiosi e hanno una probabilità molto più alta di ‘rompersi’.
Buterin ha commentato di non essere convinto che piattaforme e protocolli anche sottoposti ad audit possano garantire di non ‘rompersi’ entro un determinato periodo di tempo e con un determinato margine percentuale:
“La DeFi va ancora bene, ma non facciamo finta che sia un posto da poter consigliare alla gente normale per investirci i risparmi di una vita.”
Ricordiamo infatti che solo in questo 2020 sono avvenuti diversi attacchi ai vari protocolli DeFi che hanno portato alla perdita di ingenti somme, come per esempio l’exploit a bXz per oltre 1 milione di dollari persi, o anche il bug su Bancor che ha causato la chiusura della rete.
Buterin si dice inoltre preoccupato per l’insostenibilità dello ‘yield farming’, affermando che le ricompense ad alto interesse vengono pagate dal protocollo che concede i prestiti. Le piattaforme non continueranno a ‘stampare monete’ per attirare utenti al loro ecosistema per sempre:
“È una cosa a breve termine. E quando gli incentivi scompaiono, probabilmente vedremo i tassi di rendimento tornare molto vicini allo zero percento.”
Per ‘yeld farming’ si intendono tutti quegli incentivi dai agli utenti che mettono a disposizione la loro liquidità da parte dei vari protocolli DeFi, come ad esempio Compound con il token COMP.
Vitalik di certo non attacca il settore ciò che ha detto per molti può sembrare scontato ed ovvio, tanto che questi stessi discorsi possono essere applicati anche ad attività di trading ed investimenti in genere, anche fuori dall’ambito delle criptovalute.
In questi casi infatti, bisogna sempre ricordare la regola aurea ‘mai investire ciò che non si è disposti a perdere’, oltretutto ricordiamo sempre che maggiori rendimenti comportano maggiori rischi.
Detto ciò VItalik ammette anche che ci sono progetti validi e persone competenti che lavorano in questo ambito, di sicuro quindi nel tempo i progetti migiori emergeranno.
“Un sacco di progetti DeFi competenti sono sopravvissuti a lungo senza essere attaccati. Di certo non è una proprietà intrinseca della DeFi in sé, e c’è un modo per farla responsabilmente.”